Il finocchio è una ombrellifera originaria del Mediterraneo.
Le specie interessanti sono due: quella selvatica per le proprietà terapeutiche
e aromatiche dei semi e quella domestica della quale si consuma la porzione
sotterranea. Il frutto è un diachenio ricco di olii essenziali utili in
fitoterapia. L’Italia è il paese nel quale si ha la maggiore diffusione della
coltura del finocchio. Dal momento che il contenuto di acqua nel finocchio è di
circa il 93%, sono decisamente ridotte le quantità di proteine e di grassi.
Anche gli zuccheri sono modesti anche se particolarmente biodisponibili. Grazie
alla presenza di anetolo, fellandrene, fencone, anisone e metil-cavicolo, il
finocchio ha proprietà digestive, diuretiche, toniche, galattogoghe,
emmenagoghi, vermifughe e antibiotiche, antimeteoritiche e antifermentative.
Stimola l’appetito e migliora la digeribilità di alimenti complessi come carni,
pesce e legumi. L’azione lenitiva lo rende adatto al trattamento delle
gastralgie. Con olio può essere consumato tranquillamente anche dai pazienti
diabetici in quanto quest’ultimo rende più graduale l’utilizzo degli zuccheri.