MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Se vuoi sapere come difenderti dalle patologie cardiovascolari e fare una buona prevenzione sei nella pagina giusta. Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità e morbilità nei paesi occidentali, la prevenzione è il fattore determinante. Anche in Italia sono la principale causa di morte.
In particolare la cardiopatia ischemica. Chi sopravvive a un attacco cardiaco è destinato a diventare un malato cronico con tutte le conseguenze del caso e un inevitabile peggioramento della qualità della vita. Tra i principali fattori di rischio abbiamo il colesterolo LDL.
E’ indispensabile mantenere un adeguato livello di colesterolo LDL e HDL (il cosiddetto colesterolo buono), inoltre anche i trigliceridi devono mantenersi a livelli ottimali. Le nostre attuali conoscenze ci permettono di poter programmare una dieta adeguata magari dopo aver effettuato il test del DNA al fine di verificare l’eventuale deficit delle nostre cellule nel metabolizzare il colesterolo e i trigliceridi. Inoltre esistono in natura delle molecole che, opportunamente dosate, possono dare dei benefici a riguardo. Tali molecole posso essere aggiunte alla dieta sotto forma di integratori e allo stesso tempo ricavate dagli alimenti che le contengono. Ad esempio le monocoline sono molecole ricavate dal Monascus purpureus che conferisce un colore rosso al riso fermentato. La monocolina più utilizzata è la monacolina K che dal punto di vista della struttura è molto simile alla lovastatina (farmaco), pertanto anche il meccanismo d’azione è identico cioè inibisce l’HMG COA reduttasi, enzima del fegato che serve a formare colesterolo. I policosanoli sono un’altra risorsa importante per la riduzione del colesterolo. Anche in questo caso abbiamo un’azione a livello dell’HMGCOA reduttasi ma in questa circostanza mediante una azione inibente a livello dell’mRNA che codifica per l’enzima suddetto. I policosanoli sono ricavati dalla canna da zucchero ma anche da crusca di riso. Poi abbiamo i fitosteroli , sostanze che si trovanoin alimenti vegetali come noci, frutta, verdura, cereali e legumi. Possedendo una struttura chimica molto simile a quella del colesterolo, competono con questo per l’assorbimento intestinale. Questo porta a un maggiore assorbimento delle LDL da parte dei recettori del fegato. C’è una ragione se il nutrizionista, qualora non ci siano particolari motivi per non farlo, nel preparare una dieta, presta una particolare attenzione alle fibre calcolandone una dose adeguata. Le fibre infatti sono carboidrati complessi che non vengono degradati dagli enzimi digestivi e raggiungono intatti l’intestino dimostrando di essere efficaci nel controllo del colesterolo LDL con un meccanismo legato all’assorbimento ed escrezione del colesterolo, degli acidi biliari, o degli altri grassi alimentari.