L’importanza nutrizionale del sedano era conosciuta
nell’antichità addirittura mille anni prima di Cristo. Appartiene alla famiglia
delle ombrellifere ed ha un ciclo biennale. Le foglie contengono una buona dose
di vitamina E, A,e,C, mentre il resto della pianta è ricco di potassio, sodio,
fosforo, calcio, selenio e magnesio oltre alla presenza di una sostanza
stimolante detta sedanina. Il sedano possiede anche una significativa quantità
di iodio che lo rende un ottimo stimolatore della funzione tiroidea. Il sedano
tonifica il sistema nervoso e stimola le ghiandole endocrine soprattutto le
surrenali. Ha una attività diuretica dovuta all’eccitazione del sistema nervoso
attraverso la stimolazione tiroidea in quanto aumenta la velocità di circolo e
la perfusione renale mentre, allo stesso momento il potassio aumenta la
permeabilità di membrana. Dal punto di vista fisiologico il sedano aumenta la
vigilanza e la lucidità mentale. Per quanto riguarda l’apparato digerente il
sedano ha una azione antifermentativa e lassativa. Risulta utile anche nel
trattamento del diabete per lo stimolo tiroideo e del metabolismo in generale.
Grazie al sodio, potassio, calcio e fosforo il sedano svolge una azione
rimineralizzante.